Porto di Lavagna SpA ricorre contro l’approvazione del nuovo progetto: sbagliato nel metodo e nei contenuti

Lavagna, 31 maggio 2024 –È radicalmente nulla la procedura di approvazione da parte del Comune di Lavagna del project financing della proposta di riqualificazione e i piani d’azione per la futura gestione e concessione del Porto Turistico di Lavagna.

Lo afferma la società Porto di Lavagna Spa, patrocinata dal prof. avv. Giuseppe Greco, nel ricorso depositato la scorsa settimana contro la Deliberazione del Comune che ha approvato la fattibilità del progetto presentato dalla società F2i S.G.R. Spa. L’attuale gestore ha chiesto al Tribunale Ammnistrativo Regionale della Liguria di dichiarare nulla la procedura perché, in base al Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, l’istituto della finanza di progetto, a cui ha fatto ricorso l’Amministrazione Comunale, riguardando le sole concessioni di lavori o di servizi, non si può applicare alle concessioni di beni, tra cui quelle demaniali marittime.

Il project financing genera per il proponente una rilevante utilità, ben 50 anni di concessione demaniale marittima, e nel contempo riporta un complesso di opere irrealizzabili, secondo l’analisi tecnica stilata dai consulenti della società Porto di Lavagna. Opere che ricadono in zone di inedificabilità assoluta e ad alto rischio idraulico, peraltro comprese nel piano di bacino. Questi interventi sono presentati come funzionali al progetto, ma in realtà servono a precostituire vantaggi sproporzionati a favore dello stesso proponente.


“Un metodo sbagliato sul piano operativo e una procedura non conforme a legge – dice Jack Matthew Mazreku,presidente del Consiglio di Amministrazione di Porto di Lavagna Spa – È fondamentale seguire con rigore le norme per l’assegnazione della nuova concessione e gestione per evitare la paralisi del porto con il rischio di ricorsi che potrebbero durare anni. La proposta che dovrebbe soddisfare l’interesse pubblico è palesemente invalida in quanto non esiste alcuna norma che attribuisce al Comune il potere di affidare in concessione il Porto Turistico di Lavagna mediante il ricorso alla disciplina della finanza di progetto, secondo la previsione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici.Appare davvero incomprensibile e contrario al principio di buona amministrazione come il Comune l’abbia potuto approvare ignorando le problematiche tecniche e i vincoli giuridici, ad evidente svantaggio delle esigenze dei lavoratori e degli utenti portuali e a dimostrazione della scarsa considerazione che si ha di essi”.